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Su tale argomento è indispensabile chiarire che la magistratura ha messo in evidenza lacune gravi nella gestione della predisposizione della gara d’appalto e nella sua gestione. Le lacune gravi derivano dalla superficialità con la quale la questione è stata gestita; non è possibile che chi debba gestire gare pubbliche, peraltro così importanti, commetta errori di tale misura, inserendo nella commissione esaminatrice figure professionali che, per legge, erano in partenza già non utilizzabili. Rimaniamo sconcertati dal fatto che si attribuisca la colpa ai ricorsi presentati, quando si dovrebbe sapere fin dall’inizio come gestire la partita. Il NOT, che già nel nome rappresenta una negazione, mette in luce già dall’avvio delle prime procedure molte contraddizioni sulla gestione del sistema; se, chi gestisce la partita, commette questi errori formali senza esserne nemmeno cosciente, ci chiediamo come potranno essere gestite tutte le altre situazioni, a partire dalla nuova commissione esaminatrice, dalle nuove offerte e, poi, dalla gestione vera e propria dei cantieri e della conduzione finale. Forse sarebbe necessario rivedere il sistema sanitario provinciale in generale, costruendo una reale riforma che prenda in considerazione la necessità di costruire un colosso simile, che reputiamo davvero difficilmente sostenibile in tempi di scarse risorse come questi; anche il ricorso al project financing rimane un grosso dubbio ; lasciare la gestione in mano a cordate di privati potrebbe risultare molto pericoloso per il bene collettivo. Crediamo che la costruzione di un nuovo ospedale, se veramente necessario, debba essere parte integrante di una profonda revisione sanitaria del nostro sistema, condotta con i metodi della concertazione e della progettazione allargata; non certo con le diatribe politiche a cui assistiamo in queste settimane, peraltro a mezzo stampa e senza alcun passaggio di condivisione della coalizione del centro sinistra autonomista, che sembra essere sempre più ristretta ai soli tre partiti di governo molto litigiosi tra loro, con sistematica esclusione anche delle altre forze politiche che, peraltro, l’hanno sostenuta in campagna elettorale. Auspichiamo passaggi di condivisione a breve, sul tema sanitario , al fine di lavorare per il bene collettivo e non per puri consensi di partito, come sembra apparire da ciò che accade in queste settimane. Marco Ianes e Lucia Coppola |
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